Comunicato dei gruppi del M5S di Livorno sulla Riforma sanitaria Toscana: malati, anche di democrazia.

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Siamo al capolinea. Non solo di un percorso intrapreso per salvaguardare un Bene Comune come la Salute, dallo scempio di  una logica di riassetto, basata solo sul contenimento dei costi a discapito dei servizi, e non degli sprechi. Ma di un percorso dal valore ancora piú importante, quello democratico.
55000 firme raccolte nel tempo record di soli 45 giorni, nonostante i numerosi  ostacoli postici, per consentire l’indizione del referendum abrogativo della Lg.28/2015 nell’unica finestra utile per regolamento del periodo Aprile- Giugno 2016;
55000 firme depositate puntualmente il 4 novembre presso il Collegio di Garanzia, per la loro validazione, una formalitá giusta e di facile compimento, che invece ancora oggi rimane inespletata, per una esasperante dilatazione dei tempi;
lo stesso Collegio di Garanzia rinnovato in corso d’opera, addirittura prima della data di decadenza,  ostacolando ulteriormente il cammino verso la calendarizzazione della consultazione popolare;
– una  nuova proposta di legge come contromossa del Pd toscano, che non cambia i contenuti della Lg. 28 , ma li spalma all’interno della Lg. 40, imbrigliando il quesito referendario rendendone praticamente impossibile la riformulazione in tempi congrui, e che introduce l’art. 31, che abroga la n.28 e inficia di fatto il referendum stesso;
– una manifestazione pacifica il 15 dicembre scorso, indetta dal Comitato Promotore del Referendum, a cui abbiamo partecipato come M5S, che annovera tra i suoi aspetti piú significativi, lo schieramento delle Forze dell’Ordine in tenuta antisommossa davanti a cittadini armati di cori e striscioni. Rossi si barrica davanti alla popolazione che pretende di amministrare, e impedisce di fatto che i cittadini possano assistere  al Consiglio Regionale in corso, aperto a tutti per legge.
– i nostri Consiglieri Portavoce 5 stelle intanto, all’interno di quell’aula, si battono come leoni portando avanti un’opposizione costruttiva alla strategia della maggioranza, testimoniata dalla presentazione, assieme alle altre forze di minoranza, di 17000 emendamenti, costringendo praticamente il Consiglio a restare riunito in seduta continua come un Conclave politico. Da martedi 15 dicembre.
Ma la Giunta e il suo Presidente, non ci stanno. Quella legge, voluta e difesa solo da loro stessi, sostenuta con forza anche dall’ex Sindaco piombinese, adesso Consigliere Regionale Pd,   Gianni  Anselmi, che nel  suo intervento definisce una banalizzazione portare avanti un pensiero politico condiviso con la popolazione, chiamata ad esprimersi, parole sue, per ” monosillabi”, …quella legge s’ ha da fare.
E allora, si ghigliottina. La Giunta Rossi taglia la legge dall’art. 80 in poi, mutila di un quarto la sua legge 33 pur di bloccare la discussione degli emendamenti e impedire di fatto il referendum,impedire che i cittadini toscani, anche molti dei suoi elettori, possano esprimersi democraticamente su una materia cosí importante che li riguarda da vicino.
 Alle 00:50 del 20 dicembre 2015, con 25 voti favorevoli, 10 contrari, 0 astenuti, la legge 33, é stata approvata. Malati, anche di democrazia.
Movimento 5 Stelle Rosignano, Movimento 5 Stelle Piombino, Movimento 5 Stelle Campiglia Marittima, Movimento 5 Stelle Castagneto Carducci, Movimento 5 Stelle Cecina, Meetup Storico San Vincenzo 5 Stelle, Meetup 5 Stelle Bibbona.

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