NORME PIÙ RESTRITTIVE PER I CIRCHI CON ANIMALI

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“Mentre nove Stati dell’Unione Europea hanno già vietato l’uso di animali esotici nei circhi e altri nove Stati hanno limitato l’utilizzo di alcune specie, l’Italia continua a restare indietro nella battaglia di civiltà per mettere fine agli spettacoli che utilizzano animali, anzi peggio: è l’unico Paese in cui questi spettacoli vengono ancora finanziati dallo Stato.  Negli ultimi 6 anni, i circhi e gli spettacoli viaggianti hanno ottenuto quasi 30 milioni di euro di finanziamenti erogati tramite il Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) ad attività svolte sia in Italia che all’estero. E’ naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? Obiettivamente, sappiamo di NO!” spiega Francesco Serretti “per questo abbiamo presentato una proposta di delibera all’art. 9 del regolamento degli animali del Comune di Rosignano per inserire come deterrente norme molto più restrittive al riguardo dell’attendamento dei circhi con animali, fino ad arrivare, in caso della documentazione insufficiente o mancante, al respingimento della domanda stessa”.

Prosegue Elisa Becherini: “Il circo che utilizza gli animali è da anni al centro di numerose critiche e polemiche, non solo da parte di organizzazioni o enti a difesa degli animali e del loro sfruttamento, ma anche dai singoli cittadini che hanno sviluppato una sensibilità tale da preferire spettacoli artistici che non utilizzano gli animali. E a giusta causa a nostro parere. Tra le proposte di legge presentate in merito, voglio ricordare quella presentata ad ottobre 2013 dalla Deputata M5S Chiara Gagnarli, e anche che è stata approvata nei mesi scorsi dal Consiglio Regionale Toscano la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che impegna la giunta a disincentivare l’uso degli animali in spettacoli pubblici, soprattutto circensi. Tuttavia oggi l’Italia continua a fare affidamento sulla singola iniziativa di comuni, con il rischio poi che tali provvedimenti non sempre siano applicabili per mancanza di una normativa statale di sostegno. Se quindi è difficile vietare l’attendamento dei circhi con animali,  per una legge risalente addirittura al 1968, chiediamo che venga approvata la nostra proposta, in modo da dare un segnale chiaro di civiltà e rendere la vita difficile ai circhi che si ostinano malgrado tutto a detenere animali e ad usarli come forma di spettacolo. Gli animali selvatici sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d’origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli”.

Non si tratta di chiedere cose impossibili “ specifica Mario Settino, “ad Arezzo è stato approvato un atto di indirizzo che dispone il divieto di attendamento di circhi e mostre viaggianti con animali selvatici o esotici al seguito. Se fare questo per l’amministrazione comunale non è possibile, e francamente non si capisce il perché dato che hanno dichiarato di essere sensibili al benessere e alla tutela degli animali, almeno che siano coerenti e approvino la nostra proposta che tutela concretamente essi, costringendo  i circhi con animali al seguito a desistere in questa pratica che ha ben poco di spettacolare. I circhi, a causa della loro natura itinerante, non forniscono agli animali selvatici l’habitat adeguato alle loro esigenze etologiche. Infatti, vivono tutta la vita incatenati o legati, relegati in piccole gabbie posizionate sui camion e costretti a lunghi spostamenti. E’ sufficiente soffermarsi su quest’aspetto per capire quanto sia ormai urgente porre fine alle loro sofferenze. Esistono esempi illustri e molto apprezzati di circhi che hanno abbandonato questa barbara pratica, gli australiani “Flyng Fruit”, i canadesi “Cirque du soleil”, i francesi “Les Colporteurs”, gli americani “Minimus”, “Nuage”, “Hiccup” e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti. Questa è la direzione da seguire, l’unica civile”.

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