LA RISPOSTA DEL SINDACO ALL’INTERPELLANZA SULLA RIAPERTURA DELLA PISCINA COMUNALE

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I segnali dati più volte da Sport Management di disattenzione verso il rispetto della concessione, confermati dall’atteggiamento di chiusura degli ultimi mesi, dovrebbero far riflettere sulla necessità di maggiore vigilanza e risolutezza nel far rispettare i termini del contratto di concessione, è prioritario tutelare l’interesse pubblico. Più in generale pensiamo che sia utile rivedere i criteri di concessione dei nostri impianti pubblici, che dovrebbero orientarsi verso modelli di gestione che privilegino l’attività sportiva e la tutela dell’impianto e non il suo sfruttamento, e che dovrebbero evitare i cercatori di impianti per solo “business”.

Da considerare anche la necessità di costruire e rinnovare gli impianti sportivi, senza affrontare questo nodo è inutile parlare di Sport come veicolo di rilancio sociale e turistico. Nel Consiglio Comunale di Giugno il PD e la lista In Comune hanno presentato una Mozione che chiedeva di avviare un percorso di progettazione e realizzazione di una nuova Piscina Comunale: a che punto è questo percorso??

NOI vigileremo affinché questo impegno non venga chiuso in un cassetto e dimenticato, come purtroppo abbiamo visto fare spesso.

Nel frattempo resta sullo sfondo il fatto che la Piscina Comunale è chiusa ed abbandonata, occorre lavorare per riaprirla anche temporaneamente al risolversi dell’eventuale contenzioso o dell’affidamento al nuovo concessionario, i team sportivi, i lavoratori della piscina, i cittadini che desiderano praticare l’attività del nuoto non possono essere lasciati a guardare come si risolve e quando si riaprirà, conosciamo bene i tempi della burocrazia e delle gare.

Chiediamo che si eserciti il massimo impegno, riunendo associazioni del territorio, l’Agenzia dello Sport, la cittadinanza, per avviare subito un percorso REALE e partecipato, con l’obiettivo di consentire al più presto la riapertura della Piscina Comunale di Vada.

Di seguito la risposta scritta del Sindaco alla nostra interpellanza presentata nell’ultimo Consiglio Comunale:
In data 29 maggio con PEC protocollo n° 22103, è stato comunicato a Sport Management che il limitato periodo di interruzione della gestione dell’impianto permetteva di accedere a quanto previsto dall’art.175 lettera C del Codice degli Appalti e cioè di modificare la concessione senza nuova procedura di aggiudicazione. Stante il fatto che l’emergenza sanitaria da Covid-19 è una situazione che l’Ente non poteva in alcun modo prevedere e considerato che il contratto in essere si caratterizza per un periodo pluriennale (scadenza 2025), abbiamo altresì evidenziato che la sua sostenibilità poteva essere ripristinata mediante una modifica del Piano economico finanziario presentato in sede di gara, senza che ciò ne alterasse la natura generale. Nella medesima PEC si chiedeva a Sport Management che il limitato periodo di interruzione della gestione dell’impianto permetteva di accedere a quanto previsto dall’art.175 lettera C del Codice degli Appalti e cioè di modificare la concessione senza nuova procedura di aggiudicazione. Stante il fatto che l’emergenza sanitaria da Covid-19 è una situazione che l’Ente non poteva in alcun modo prevedere e considerato che il contratto in essere si caratterizza per un periodo pluriennale (scadenza 2025), abbiamo altresì evidenziato che la sua sostenibilità poteva essere ripristinata mediante una modifica del Piano economico finanziario presentato in sede di gara, senza che ciò ne alterasse la natura generale. Sempre con la succitata PEC del 29/05 si chiedeva a Sport Management di presentare una proposta di rimodulazione del contratto di concessione, da presentare entro e non oltre il giorno 8 giugno. In data 9 giugno con una seconda PEC, si sollecitava la società a presentare una proposta di rimodulazione del contratto di concessione in essere, entro e non oltre il 18 giugno 2020. Con ulteriore PEC del 6 luglio, Sport Management confermava la volontà di recesso. Con PEC successiva del 9 luglio, sempre al fine di scongiurare l’interruzione del contratto e della gestione dell’impianto, si proponeva a Sport Management una revisione del contributo annuale per la gestione delle piscina, portandolo, per il 2020. da € 114.000 ad € 160.000, chiedendo un riscontro entro e non oltre il 27 luglio, pena la risoluzione per inadempimento del contratto. Infine, con l’ultima PEC del 20 luglio, Sport Management, nel respingere la proposta formulata dall’Ente e senza avanzare alcuna proposta alternativa, respingeva ogni contestazione di inadempimento e, al fine di evitare un contenzioso certo, evidenziava l’opportunità di addivenire ad una risoluzione consensuale del rapporto. Stante la situazione molto complessa e delicata, in relazione ad preannunciato “contenzioso certo”, abbiamo ritenuto opportuno affidare ad un avvocato esperto di appalti e contratti di concessione un servizio di supporto al RUP ed alla Dirigente, per la predisposizione degli atti amministrativi più idonei a tutelare l’interesse pubblico in gioco”.

L’Interpellanza

La Risposta all’interpellanza

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