Ambiente e sicurezza: inefficienza e silenzio…

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In riferimento ai due nuovi giorni durante il quale è avvenuto il nuovo sfiaccolamento del deposito di etilene INEOS, informiamo i cittadini che sono stati bruciate ben 5 tonnellate di etilene, che sommate alle 13 tonnellate di fine mese di Luglio, sono 18 tonnellate di etilene bruciato a poca distanza di tempo, noi cittadini subiamo inermi i residui di tale combustione, ma nessun comunicato stampa dell’amministrazione comunale su questo secondo episodio, silenzio totale!
Un silenzio colpevole, inspiegabile…
“Il Piano d’emergenza esterno INEOS prevede 3 livelli di incidenti secondo i quali procedere con vari interventi”, spiega Francesco Serretti, portavoce consigliere del M5S Rosignano, “abbiamo chiesto con un’interpellanza urgente all’Amministrazione Comunale di conoscere in quale livello di rischio previsto dal Piano Emergenza Esterno INEOS è stato inquadrato lo sfiaccolamento del mese di Luglio definito da Arpat come “situazione d’emergenza” e di specificare le conseguenti azioni intraprese in modo dettagliato;
di conoscere quando e con che cadenza l’Amministrazione Comunale intenda mettere in atto la ripetizione periodica del processo comunicativo (descritta dal Cap. 5 del PEE INEOS) che prevede tra l’altro la promozione di esercitazioni pratiche e simulazioni con coinvolgimento della popolazione e la realizzazione di programmi di educazione e informazione nelle scuole“.
Mai niente di tutto questo è stato messo in atto dall’amministrazione comunale, il Sindaco è il primo responsabile della sicurezza e della salute dei cittadini, questo silenzio su cosa sta accadendo e la mancata osservanza degli adempimenti contenuti nel piano d’emergenza INEOS circa le esercitazioni pratiche dei cittadini e l’informazione educativa nelle scuole è assolutamente inaccettabile, gravissima e spiegabile solo con il timore di far sapere alla popolazione di Rosignano che il deposito di etilene INEOS costituisce un potenziale pericolo per la cittadinanza!
“Il Movimento 5 Stelle Rosignano ha chiesto ai consiglieri regionali M5S un loro intervento sulla questione, prontamente messo in atto, è stata infatti protocollata in Regione l’interrogazione che avvierà un percorso di approfondimento, volto a far chiarezza sull’accaduto, in tutela della salute e
dell’incolumità dei cittadini”, spiega Elisa Becherini, capogruppo del M5S Rosignano.
Già il 22/09/2014 avevamo inoltre inoltrato un’interrogazione sul Piano Sicurezza esterna dello stabilimento INEOS Solvay e il 14/3/2015 una successiva interrogazione sulla Solvay e il deposito di etilene di Vada.
Al Sindaco diciamo che non siamo tranquilli, ed è giunto il tempo che non lo sia nemmeno l’amministrazione comunale, noi non vogliamo essere complici del silenzio, vogliamo cittadini informati e consapevoli di tutte le procedure di emergenza e dei potenziali rischi che questo deposito di etilene comporta per la loro sicurezza.
La cosa più ovvia sarebbe stata non ubicare in quella zona il deposito, mettendo di fatto in secondo piano la sicurezza dei cittadini.
Prosegue poi Mario Settino: “vogliamo anche esprimere il nostro sconcerto anche sui divieti di balneazioni emessi lungo quasi tutta la nostra costa, atti dovuti ma frutto di mancati investimenti nelle reti idriche e fognarie, questo è il secondo mandato per il Sindaco Franchi, cosa è stato fatto per risolvere in modo definitivo questo grave problema? La risposta purtroppo sta nella puntualità annuale in cui tali eventi si succedono, poco o niente.
I divieti di balneazione rendono il problema visibile l’estate, ma cosa accade durante tutti gli altri mesi? Quanti di questi sversamenti accadono senza alcun clamore?”

Sia la disponibilità idrica in arrivo che la gestione delle acque reflue non è più sufficiente, questo ormai dovrebbe essere palesemente chiaro al Sindaco e all’amministrazione comunale!
A chi si attribuiranno le colpe stavolta? Basta con lo scarica barile, invece di perdere tempo a progettare mega parcheggi e centri commerciali nella Pineta Marradi di Castiglioncello chiediamo che sia risolto una volta per tutte questo annoso problema.
Abbiamo un litorale che se fosse valorizzato e preservato, invece di annegare nei colibatteri fecali, porterebbe per la sua bellezza molti più turisti.
Nel dettaglio del documento di politica ambientale, presentato in pompa magna in consiglio comunale, si “manifesta la volontà” di incidere, per quanto di competenza, sul gestore dei servizi idrici, Asa Spa, al fine della regolarizzazione degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane
(depuratore di Rosignano Solvay e Nibbiaia) e dell’efficientamento delle reti di fogne bianche e fogne nere e la sorveglianza idraulica ed idrogeologica del territorio costiero.
Tutte belle intenzioni, ma sono anni che se ne parla e basta. E i fatti, puntualmente ogni anno, tornano a ricordarcelo.
Abbiamo inviato un’interpellanza urgente chiedendo di conoscere quali azioni abbia intrapreso ed intenda intraprendere l’amministrazione comunale per risolvere questo problema in modo definitivo, urgente per l’inquinamento e le gravi ripercussioni sul turismo.
“Crediamo proprio che sia giunta l’ora che ogni cittadino prenda coscienza dell’inefficienza di questa amministrazione”, proseguono Settino, Becherini e Serretti.
Oltre a quanto detto i cittadini convivono con strade dissestate e pericolose, scarso decoro urbano, illuminazione non funzionante, problemi alle fognature, tutti problemi emersi anche nell’assemblea pubblica per presentare le modifiche al traffico e il nuovo piano di viabilità dei giorni scorsi. “Accetto osservazioni e migliorie” ha risposto l’assessore Nocchi nel corso dell’assemblea, “ma la scelta finale è dell’amministrazione”.
Non c’è dubbio che sia così, assessore Nocchi, infatti il risultato del mancato ascolto di noi cittadini, dei commercianti e dei turisti è negativamente sotto gli occhi di tutti!

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