“RIORGANIZZAZIONE” SCUOLE: OPPORTUNITÀ O GROSSO ERRORE?

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L’Assessore all’Istruzione Peccianti, durante la Commissione consiliare del 2 ottobre scorso, ha illustrato l’ipotesi di riorganizzazione delle scuole del territorio comunale. L’ipotesi, poi pubblicata anche a mezzo stampa, prevede la costituzione di 2 Istituti Comprensivi modificando la stato scolastico attuale, composto da 2 Direzioni didattiche ed un scuola Media, e nasce dal fatto che la Direzione didattica di Rosignano Marittimo presenta un numero di alunni iscritti al di sotto delle 600 unità, per cui non ha più  i requisiti minimi previsti dalla normativa vigente. Tuttavia, avrà l’Assessore ben considerato le ricadute di tale scelta sulle famiglie, sui lavoratori scolastici e soprattutto sugli alunni? Noi siamo molto perplessi. Sono state analizzate le altre possibilità? Quali? Perché sono state scartate?

“Il modello organizzativo verticale degli Istituti Comprensivi, ritenuto  “più efficace” e sospinto dalla Regione Toscana è di fatto un ricatto, poiché nel caso di mancata adesione i Comuni che non hanno sottoscritto l’impegno a farlo si sono visti oggetto della possibilità di “conseguenze” consistenti nel taglio dei *Fondi P.E.Z. del 30% pur non essendoci alcuna obbligatorietà, a chi giova quindi una tale riorganizzazione?” si domanda il nostro portavoce Mario Settino in modo provocatorio, e prosegue: “riteniamo che per una scelta così importante, che va a lacerare una realtà ormai consolidata da anni di progettualità (soprattutto per quanto riguarda le scuole medie) sarebbe stato necessario un maggior coinvolgimento della cittadinanza, del personale scolastico, dei Sindacati, al fine di informarli e di renderli partecipi di queste scelte ed eventualmente riceverne proposte e suggerimenti, ma qualunque cosa si possa dire, questo non è stato fatto correttamente. Siamo quindi arrivati alla proposta attuale di dividere le due scuole medie (Alighieri e Fattori) nei due comprensivi con un ritorno al passato (prima le due scuole erano due entità separate), con tutto quello che ciò comporterà: competizione per ottenere più iscritti, limitatezza del bacino, perdita della continuità didattica (gli insegnanti dovranno scegliere in quale delle due scuole insegnare), divisione del team di insegnanti che, da anni, costruiscono percorsi formativi adattandoli ai bisogni e alle necessità delle varie classi in cui operano, possibili perdite di posti di lavoro (Amministrativi, Collaboratori Scolastici e Docenti).

Prosegue poi la nostra consigliera Elisa Becherini: “Gli organici delle varie scuole si determinano in base a delle tabelle ministeriali legate al numero degli alunni iscritti e considerando che da anni non esiste più l’obbligo dello stradario (obbligo ad iscriversi presso una scuola in base alla residenza) difficilmente si possono fare previsioni certe sul numero soltanto ipotizzato dei due futuri Comprensivi. Si potrebbe verificare, in tempi molto vicini, la diminuzione degli iscritti, per cui se si scende sotto i 1000, si presenterà il problema di modificare nuovamente il nuovo assetto ipotizzato, sono state fatte queste considerazioni? A chi spera in un’applicazione “elastica” del Ministero dei numeri, rispondiamo che sono solo illusioni.  Ci sono troppi se che non ci convincono, i cittadini e il personale della scuola hanno il diritto ad essere informati correttamente e preventivamente sulle scelte che li coinvolgono, non dopo! Noi pensiamo alla scuola come ad un ambito fondamentale per la  crescita la formazione dei nostri ragazzi, e ogni altra considerazione non deve prescindere da questo. Ci auguriamo di non dover assistere all’ennesima scelta senza alcuna lungimiranza, le possibili criticità del percorso intrapreso sono tante, chi prospetta un percorso facile ed indolore potrebbe sbagliarsi di grosso”.

*NOTA:

Fondi P.e.z (Progetto educativo zonale) finanziati dalla Regione Toscana , destinati a progetti finalizzati a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, promuovere l’inclusione scolastica e il contrasto al disagio scolastico. Fino al 2016 Le scuole ricevevano i fondi suddividendoli in base al numero degli alunni, la gestione era affidata ai Comuni (il Comune di Rosignano è capofila) costituiti nella Conferenza zonale.

Dal 2017 la gestione dei Fondi è sta affidata ad un Agenzia esterna  (Simurg) mediante Bando.

Tale affido ha determinato una consistente diminuzione delle risorse per cui le scuole ricevono meno finanziamenti per affrontare quelle che sono le criticità reali: disagio scolastico, dispersione scolastica, inserimento alunni stranieri.

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