PROPOSTE DEL PD SULL’OSPEDALE: IL GIOCO DELLE TRE CARTE, NESSUN POTENZIAMENTO, SI RIPRISTINANO SOLO ALCUNI SERVIZI.

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Comunicato stampa congiunto M5S Rosignano e M5S Cecina

Nessuna sala di emodinamica negli ospedali di Cecina e Piombino! Cittadini potete “stare tranquilli”, non c’è alcuna razionalizzazione, e nemmeno un potenziamento, solo il ripristino di servizi precedentemente già esistenti.

– Il progetto più volte richiesto di due sale con una equipe, esce implicitamente rafforzato dal documento illustrato dall’Assessore regionale Saccardi perché:
1. coprirebbe efficacemente l’alta val di Cecina;
2. le due sale di emodinamica sarebbero utilizzate a tempo pieno (a giorni alterni ci lavorerebbero gli emodinamisti e gli elettrofisiologi, poiché la stessa attrezzatura può essere utilizzata anche per impianto di pace-maker);
3. Il numero di procedure dell’area Val di Cecina (Alta più Bassa), val di Cornia ed Elba sarebbe ampiamente superiore ai volumi consigliati dalle linee guida.

Insistiamo nel porre al centro del dibattito il progetto di due sale con una equipe, poiché pensiamo sia una proposta razionale ed efficace per mettere in sicurezza un territorio molto ampio, attualmente mal coperto. Tutto ciò sarebbe attuabile con costi ridotti se venisse presa in considerazione la chiusura della sala di emodinamica superflua come quella della Fondazione Monasterio.

Nella riorganizzazione proposta dalla Regione è evidente come si riconosca la fondatezza delle critiche riguardo ai ritardi legati ai trasferimenti; è imperdonabile che i trasferimenti di pazienti con STEMI siano stati lasciati ad una gestione che consentiva l’utilizzo di ambulanze che arrivavano da paesi distanti anche 20 minuti. Per tutti questi anni non ci sono state periodiche revisioni dell’efficienza della rete, con analisi dei tempi e ricerca delle fonti di ritardo evitabile, Come Cittadini pensiamo sia molto grave non assumersi nessuna responsabilità sulle inadempienze del passato.

Viene dichiarato che l’ospedale di Cecina diventerà polo provinciale di riferimento per l’Elettrofisiologia e la Riabilitazione cardiologica. Cosa comporti esattamente è difficile capirlo, è improponibile un ridimensionamento dell’Ospedale di Livorno. Infine appare evidente il tentativi di arricchire questo progetto con proposte che solo in apparenza sembrano aggiungere servizi sanitari, ma che in pratica ripropongono ciò che è stato tolto: ci riferiamo agli ambulatori di Otorino e Urologia, quest’ultima a Cecina fino a pochi anni fa disponeva di un’Unità Operativa che faceva interventi chirurgici.

La Bassa ed Alta val di Cecina, la Val di Cornia ed Elba hanno dimensioni territoriali e di popolazione simili a quelle di città di media dimensione e devono essere dotate di un sistema che preveda l’assegnazione ad ogni presidio ospedaliero (Cecina, Piombino, e similmente anche Volterra) di percorsi diagnostici e terapeutici di eccellenza, facendoli divenire veramente poli fondamentali dell’architettura sanitaria regionale.

Ma non è tutto. Servono proposte concrete, e anticipiamo che noi le illustreremo proprio alla conferenza dei sindaci del prossimo 11 aprile, invitando i cittadini a partecipare.

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