CONVENZIONE ATO TOSCANA COSTA – REA IMPIANTI: QUALCOSA NON TORNA

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Riguardo al progetto di ampliamento della discarica di Scapigliato, il 6 marzo scorso il Commissario all’Ambiente dell’Unione Europea Karmenu Vella, rispondendo ad una interrogazione del parlamentare europeo Piernicola Pedicini del (Movimento 5 stelle) gruppo EFDD,

ha espresso un parere chiaramente critico relativamente alla Convenzione ATO Toscana Costa – REA Impianti, che prevede prezzi di conferimento in discarica che si riducono con l’aumento del conferimento annuale.

All’interrogazione il Commissario risponde che “alla luce della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, un accordo che preveda una riduzione graduale dei prezzi per il collocamento in discarica in funzione di un aumento del quantitativo annuo di rifiuti collocati in discarica solleva questioni che le competenti autorità italiane dovrebbero affrontare”. Vella dichiara inoltre che “la Commissione contatterà le autorità italiane competenti per ottenere maggiori informazioni e chiarimenti sul caso”.

Le perplessità del Commissario all’Ambiente sono le stesse sollevate nelle osservazioni al progetto di ampliamento di Scapigliato ed inviate dai comitati e dai cittadini alla Regione Toscana.

La Convenzione, firmata il 14/03/2017, determina una vera e propria distorsione del sistema di gestione dei rifiuti a favore dello smaltimento, perché con la riduzione dei prezzi all’aumento dei conferimenti annuali, si annullano di fatto le giuste penalità fiscali che la Regione Toscana ha introdotto sui maggiori conferimenti in discarica. Con questa Convenzione, si introduce di fatto un criterio premiante che si potrebbe definire “chi più inquina, meno paga”, che è l’esatto contrario di quanto prevede la normativa italiana ed europea.

È ben noto che promuovere una raccolta differenziata di tipo selettivo (porta-a-porta) ha un costo superiore rispetto ad una raccolta di tipo stradale a cassonetti, come quelle più diffuse nei comuni del nostro territorio. Se a questo si aggiungerà un prezzo di conferimento a discarica inversamente proporzionale alla quantità totale conferita, sarà meno conveniente adottare sistemi virtuosi di raccolta e riciclo dei materiali, favorendo invece la produzione di rifiuto indifferenziato, il cui destino potrà essere solamente lo smaltimento. Tutto ciò contrasta con gli obiettivi delle leggi regionali e nazionali, indirizzate verso una minimizzazione del ricorso alla discarica.

Perplessità e dubbi che anche il Movimento 5 stelle Rosignano ha manifestato in più di un’occasione ai nostri amministratori che, fortemente vogliono il progetto di ampliamento del Polo Impiantistico di Scapigliato.

La discarica è una delle più grandi d’Italia ed è presente in questo territorio dal 1982, nonostante ciò il progetto di ampliamento chiede autorizzazione per conferirvi fino a 460.000 tonnellate anno di rifiuti fino al 2031,quando la discarica avrà 49 anni. Tutto ciò insieme alla richiesta per il raddoppio del biodigestore anaerobico attualmente autorizzato per la componente Forsu di 90.000 tonnellate anno per la produzione di biometano e compost e la realizzazione di 2 celle per la messa in discarica di rifiuti contenenti amianto. Sappiamo che è stato presentato un nuovo progetto, approfondiremo nuovamente ogni aspetto non appena avremo tutti i dettagli.

Secondo Alessandro Giari, Amministratore unico di Rea impianti, la convenzione non e’ importante, perché riguarda solo i rifiuti urbani, che rispetto a quelli speciali sono il 20%,invece per il Sindaco Alessandro Franchi tale convenzione non scoraggia le pratiche virtuose che ogni Comune deve attuare per diminuire i conferimenti in discarica, perché il diretto responsabile diventerà Reti Ambiente. Purtroppo però il percorso di Reti Ambiente , società per azioni a totale capitale pubblico, partecipata da 100 comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara ,iniziato nel 2011 non è andato avanti.

Chiediamo quindi con determinazione, che sia applicata la normativa europea sulla riduzione del conferimento dei rifiuti e sulla corretta modalità di tariffazione, nonché’ sia rigettata la richiesta di ampliamento della discarica; in tal senso abbiamo coinvolto Piernicola Pedicini, Parlamentare del Movimento 5 stelle in Commissione per l’ambiente al Parlamento europeo, affinché interpellasse la Commissione UE in merito, la cui risposta conferma pienamente tutte le criticità sopra indicate.

Si allega l’interrogazione del parlamentare europeo Piernicola Pedicini (EFDD) e la risposta del commissario all’Ambiente Karmenu Vella

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000032/2018

alla Commissione

Articolo 130 del regolamento

Oggetto: Prezzi sul conferimento in discarica

Il 14 marzo 2017, le società Rea Impianti e Rosignano Impianti e Tecnologie (RIT) Srl responsabili della gestione della discarica di Scapigliato a Rosignano in provincia di Livorno (Italia) hanno firmato un accordo con l’Autorità per il servizio di gestione rifiuti urbani ATO Toscana Costa che prevede prezzi di conferimento in discarica che si riducono con l’aumento del conferimento annuale.

Alla luce di quanto precede può la Commissione rispondere al seguente quesito:

– Pensa che questa misura sia in contrasto con l’articolo 4 della Direttiva 2008/98/CE dando un vantaggio economico alla messa in discarica piuttosto che promuovere misure più in alto nella gerarchia dei rifiuti che hanno un migliore risultato ambientale?

IT
E-000032/2018
Risposta di

a nome della Commissione
(6.3.2018)

Sebbene la Commissione non conosca nel dettaglio il caso descritto dall’onorevole deputato, alla luce dell’articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, un accordo che preveda una riduzione graduale dei prezzi per il collocamento in discarica in funzione di un aumento del quantitativo annuo di rifiuti collocati in discarica solleva questioni che le competenti autorità italiane dovrebbero affrontare. A tale riguardo, dovrebbe inoltre essere accertata la conformità all’articolo 10 della direttiva 1999/31/CE, relativa alle discariche di rifiuti, che impone agli Stati membri di assicurare che tutti i costi derivanti dall’esercizio di una discarica, compresi, tra l’altro, i costi di chiusura nonché di gestione successiva alla chiusura, siano coperti dal prezzo applicato dal gestore della discarica.

La Commissione contatterà le autorità italiane competenti per ottenere maggiori informazioni e chiarimenti sul caso.

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